03 Gen, 2023 | Bandi e opportunità, In evidenza, News dal Csv
È pubblicato il Bando per la selezione di 71.550 operatori volontari da impiegare in progetti afferenti a programmi di intervento di Servizio civile universale da realizzarsi in Italia e all’estero.
Fino alle ore 14.00 di venerdì 10 febbraio 2023. è possibile presentare domanda di partecipazione ad uno dei progetti che si realizzeranno tra il 2023 e il 2024 su tutto il territorio nazionale e all’estero.
In particolare:
- 70.358 operatori volontari saranno avviati in servizio in 2.989 progetti, afferenti a 530 programmi di intervento, da realizzarsi in Italia (Allegato 1);
- 1.192 operatori volontari saranno avviati in servizio in 192 progetti, afferenti a 37 programmi di intervento, da realizzarsi all’estero (Allegato 2);
I progetti hanno una durata tra 8 e 12 mesi, con un orario di servizio pari a 25 ore settimanali oppure con un monte ore annuo che varia, in maniera commisurata, tra le 1.145 ore per i progetti di 12 mesi e le 765 ore per i progetti di 8 mesi, articolato su cinque o sei giorni a settimana.
Gli operatori volontari selezionati sottoscrivono con il Dipartimento un contratto che fissa, tra l’altro, l’importo dell’assegno mensile per lo svolgimento del servizio in € 444,30 che potrebbe essere incrementato sulla base della variazione, accertata dall’ISTAT.
Per poter partecipare alla selezione occorre individuare il progetto di SCU su cui essere impegnati. Dopo aver selezionato il progetto d’interesse, è opportuno consultare la home page del sito dell’ente titolare, dove è pubblicata la scheda contenente gli elementi essenziali del progetto.
Gli aspiranti operatori volontari dovranno presentare la domanda di partecipazione esclusivamente attraverso la piattaforma Domanda on line (DOL) raggiungibile tramite PC, tablet e smartphone all’indirizzo https://domandaonline.serviziocivile.it. Le domande di partecipazione devono essere presentate entro e non oltre le ore 14.00 del 10 febbraio 2023.
Per accedere ai servizi di compilazione e presentazione domanda occorre che il candidato sia riconosciuto dal sistema DOL
1 – I cittadini italiani residenti in Italia o all’estero possono accedervi esclusivamente con SPID (Sistema Pubblico di Identità Digitale). Sul sito dell’Agenzia per l’Italia Digitale www.agid.gov.it/it/piattaforme/spid sono disponibili tutte le informazioni su cosa è SPID, quali servizi offre e come si richiede. Per accedere alla piattaforma DOL occorrono credenziali SPID di livello di sicurezza 2.
2 – I cittadini di Paesi appartenenti all’Unione europea e gli stranieri regolarmente soggiornanti in Italia, qualora non avessero la disponibilità di acquisire lo SPID, potranno accedere ai servizi della piattaforma DOL attraverso apposite credenziali da richiedere al Dipartimento, secondo la procedura disponibile sulla home page della piattaforma stessa.
03 Gen, 2023 | In evidenza, News dalle odv
La Giornata Nazionale della Memoria e dell’Impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie giunge alla sua ventottesima edizione: un periodo lungo che ha reso protagonista una vasta rete di associazioni, scuole, realtà sociali in un percorso di continuo cambiamento dei nostri territori, nel segno del noi, nel segno di Libera. La Giornata è riconosciuta ufficialmente dallo Stato, attraverso la legge n. 20 dell’8 marzo 2017. Da allora molta strada è stata fatta. Innumerevoli sono state le iniziative, i percorsi di cambiamento proposti e realizzati: beni confiscati, memoria, educazione alla corresponsabilità, campi di formazione e impegno, accompagnamento delle vittime e di coloro che hanno scelto di allontanarsi dal contesto mafioso, formazione scolastica e universitaria, sono solo alcuni degli snodi più importanti dell’impegno collettivo di questo quarto di secolo. In questi anni anche le mafie hanno modificato il loro modo di agire, rendendosi in alcuni casi più nascoste ma più invasive e pericolose per le nostre comunità e la nostra economia. Dunque l’azione contro le mafie e la corruzione è un’azione che deve innovarsi, essendo capace di leggere la complessità del presente, guardando le radici della storia ma con lo sguardo rivolto al futuro libero che vogliamo costruire.
Libera ha scelto nel 2023 di proporre la manifestazione a Milano in una città del Nord (dopo Padova, nel 2019) e di organizzare nuovamente, superati i limiti imposti dalla pandemia, un corteo nazionale. Appuntamento, dunque, in Lombardia da ogni parte d’Italia, per catalizzare le energie di quanti vogliano impegnarsi per la costruzione di orizzonti di giustizia sociale, avverso le mafie e la corruzione. L’obiettivo è un coinvolgimento ampio di tutto il territorio nazionale, con collegamenti internazionali con Europa, Africa, America Latina, grazie alla collaborazione con esponenti delle istituzioni e della società civile. I momenti centrali si svolgeranno il 20 e il 21 marzo. Il lunedì 20, con il raccoglimento accanto ai familiari delle vittime innocenti delle mafie e la veglia in suffragio. Il martedì 21, con il corteo nazionale e le iniziative conseguenti. Nei prossimi mesi saranno precisate le modalità di partecipazione e il percorso di avvicinamento per le scuole di ogni ordine e grado, anche grazie all’impegno degli oltre 400 presidi di Libera.
Per maggiori informazioni www.libera.it
03 Gen, 2023 | In evidenza, News dalle odv
In Italia nel 2022 aumentano del +55% gli eventi meteo-idrogeologici rispetto allo scorso anno. Registrati 310 fenomeni meteorologici che hanno provocato danni e 29 morti. Siccità, grandinate, trombe d’aria e alluvioni quelli con l’incremento maggiore.
Il bilancio dell’Osservatorio CittàClima di Legambiente.
Il nord del Paese l’area più colpita, seguita dal sud e dal centro. Lombardia, Lazio e Sicilia le regioni più ferite. La provincia di Roma è la più coinvolta, seguita da quelle di Salerno e Trapani.
Legambiente: “Al governo Meloni chiediamo cinque azioni urgenti: approvazione e risorse adeguate per il Piano di adattamento climatico; aggiornamento del PNIEC; nuove semplificazioni per le rinnovabili; linee guida aggiornate per le Sovrintendenze; potenziamento degli uffici regionali che rilasciano le autorizzazioni”.
Il 2022 è stato un anno nero per il clima, segnato da un’accelerazione degli eventi meteo che hanno provocato tanti danni e vittime. Alluvioni, ondate di caldo anomalo e di gelo intenso, frane, mareggiate, siccità, grandinate non risparmiano ormai nessun Paese sul Pianeta. E a pagarne lo scotto è anche l’Italia, segnata quest’anno da più caldo e siccità, come ben raccontano i dati di bilancio dell’Osservatorio Città Clima di Legambiente, realizzato in collaborazione con il gruppo Unipol, e sintetizzati nella mappa del rischio climatico.
Nel 2022 la Penisola ha registrato un incremento del +55% di casi rispetto al 2021, parliamo di 310 fenomeni meteo-idrogeologici che quest’anno hanno provocato impatti e danni da nord a sud e causato ben 29 morti. Nello specifico si sono verificati 104 casi di allagamenti e alluvioni da piogge intense, 81 casi di danni da trombe d’aria e raffiche di vento, 29 da grandinate, 28 da siccità prolungata, 18 da mareggiate, 14 eventi con l’interessamento di infrastrutture, 13 esondazioni fluviali, 11 casi di frane causate da piogge intense, 8 casi di temperature estreme in città e 4 eventi con impatti sul patrimonio storico. Molti gli eventi che riguardano due o più categorie, ad esempio casi in cui esondazioni fluviali o allagamenti da piogge intense provocano danni anche alle infrastrutture. Nel 2022 sono aumentati, rispetto allo scorso anno, i danni da siccità, che passano da 6 nel 2021 a 28 nel 2022 (+367%), quelli provocati da grandinate da 14 nel 2021 a 29 nel 2022 (+107%), i danni da trombe d’aria e raffiche di vento, che passano da 46 nel 2021 a 81 nel 2022 (+76%), e allagamenti e alluvioni, da 88 nel 2021 a 104 nel 2022 (+19%).
A livello territoriale, quest’anno il nord della Penisola è stata l’area più colpita, seguita dal sud e dal centro. A livello regionale, la Lombardia è la regione che registra più casi, ben 37, seguita dal Lazio e dalla Sicilia, con rispettivamente 33 e 31. Rilevanti anche i casi registrati in Toscana, 25, Campania, 23, Emilia-Romagna, 22, e Piemonte, 20, Veneto, 19, Puglia, 18. Tra le province, quella di Roma risulta quella più colpita con 23 eventi meteo-idro, seguita da Salerno con 11, Trapani con 9, Trento, Venezia, Genova e Messina con 8 casi. Tra le città, Roma (13) e Palermo (4).
Per Legambiente i dati del bilancio dell’Osservatorio CittàClima indicano ancora una volta l’urgenza per l’Italia di un deciso cambio di passo nella lotta alla crisi climatica attraverso politiche climatiche più ambiziose e interventi concreti non più rimandabili. A tal riguardo l’associazione ambientalista, tra le azioni urgenti da mettere in campo, chiede l’approvazione in tempi rapidi del Piano nazionale di adattamento ai cambiamenti climatici aggiornato e pubblicato ieri sul sito del Mase, e che ora dovrà essere oggetto di consultazione pubblica secondo quanto previsto dalla procedura di Valutazione Ambientale Strategica.
“La fotografia scattata dal nostro Osservatorio CittàClima – dichiara Stefano Ciafani, presidente nazionale di Legambiente – ci restituisce un quadro preoccupante di un anno difficilissimo, concluso con le notizie sulle temperature primaverili di fine dicembre in Italia, sulla tempesta artica che ha colpito il Nord America, causando decine di morti, e sull’ ondata di freddo in Giappone. Nella lotta alla crisi climatica il nostro Paese è ancora in grave ritardo, rincorre le emergenze senza una strategia di prevenzione, che farebbe risparmiare il 75% delle risorse spese per riparare i danni. Al Governo Meloni, al posto di nuovi investimenti sul gas, chiediamo cinque azioni urgenti da mettere al centro dell’agenda dei primi mesi del 2023 ad una veloce approvazione del Piano nazionale di adattamento climatico, devono seguire lo stanziamento di adeguate risorse economiche per attuarlo, non previste dalla legge di bilancio approvata; l’aggiornamento del Piano Nazionale Integrato Energia e Clima (PNIEC) agli obiettivi europei di riduzione dei gas climalteranti del REPowerEU, dimenticato dal governo Draghi; nuove semplificazioni per tutti gli impianti a fonti rinnovabili, a partire dal repowering per gli impianti eolici esistenti; la velocizzazione degli iter autorizzativi con nuove linee guida del Ministero della Cultura per le Sovrintendenze e una forte azione di sostegno e sollecitazione alle Regioni per potenziare gli uffici che autorizzano gli impianti”.
Tutti i dati dell’Osservatorio Città Clima sono raccolti nella mappa online del rischio climatico, aggiornata nel layout e nella grafica e con un focus sul progetto europeo LIFE+ AGreeNet che ha l’obiettivo di rendere le città della costa del Medio Adriatico più resilienti al cambiamento climatico attraverso vari interventi.
Focus siccità
In questo 2022 “anno nero per il clima” l’Italia, soprattutto il centro nord, è stata colpita da un lungo periodo di siccità. Secondo i dati di Isac-Cnr, nei primi sette mesi dell’anno le piogge sono diminuite del 46% rispetto alla media degli ultimi trent’anni. Cruciale la prima parte dell’anno con cinque mesi consecutivi gravemente siccitosi, e un’anomalia, da gennaio a giugno, pari a – 44% di piogge, equivalente a circa 35 miliardi di metri cubi di acqua in meno del normale. In crescente difficoltà i fiumi, come il Po che al Ponte della Becca (PV) risultava con un livello idrometrico di -3 metri, e i grandi laghi con percentuali di riempimento dal 15% dell’Iseo, al 18% di quello di Como fino al 24% del Maggiore.
In autunno è peggiorata la situazione delle regioni del centro, soprattutto in Umbria e Lazio. Nel primo caso il deficit pluviometrico si è attestato sul 40%, il lago Trasimeno ha raggiunto un livello ben inferiore alla soglia critica, con -1,54 metri. Nel Lazio, il lago di Bracciano è sceso a -1,38 metri rispetto allo zero idrometrico. Gravi le conseguenze per l’agricoltura e per gli habitat naturali. L’11% delle aziende agricole si è ritrovata in una situazione talmente critica da portare alla cessazione dell’attività. In molte aree urbane si sono dovute imporre restrizioni all’uso dell’acqua. La siccità ha causato la perdita di produzione di energia, in particolare da idroelettrico. Nonostante i dati di Terna[1] relativi ad aprile abbiano evidenziato un record assoluto di energia prodotta da fonti rinnovabili, è mancato all’appello l’idroelettrico. La produzione di energia da questa fonte, infatti, segnava -41% per effetto delle scarse precipitazioni, che hanno portato per mesi i livelli di riempimento degli invasi prossimi ai valori minimi registrati negli ultimi 50 anni. A dicembre, il livello del Po è rimasto inferiore alla media degli ultimi 20 anni ed a preoccupare è soprattutto la situazione delle falde, con livelli tra il 35 ed il 50% in meno della media mensile.
Focus caldo e ondate di calore
Nel 2022 in Italia si sono registrate temperature eccezionali già da maggio con punte di 36,1°C a Firenze, 35,6°C a Grosseto, 34°C a Pisa e 32,8°C a Genova. Ma anche a Ustica con 33,4°C e Torino con 29,2°C. Il mese di giugno ha visto un’anomalia della temperatura media di +3,3°C se consideriamo l’Italia nel suo insieme, con punte di 41,2°C a Guidonia Montecelio (RM), 40°C a Prato, Firenze, Viterbo e Roma. A luglio record per le città lombarde: a Brescia e Cremona si sono registrati 39,5°C, a Pavia 38,9°C e a Milano 38,5°C. Ad agosto i termometri hanno segnato tra i 40 e i 45°C a Palermo, Catania e Reggio Calabria, mentre a Bari si è arrivati a 39°C. Questi livelli di caldo eccezionale, prolungati per settimane e mesi in gran parte del Paese, hanno portato a gravi conseguenze sulla salute umana. L’ondata di calore che ha impattato più duramente è stata quella della seconda metà di luglio, con un aumento di mortalità che ha raggiunto, stando ai dati di Ministero della Salute e Dipartimento di Epidemiologia della Regione Lazio, il 36% in tutte le aree del Paese, ma in particolare in alcune città del nord. Tra le città maggiormente colpite Torino che ha visto un eccesso di mortalità pari a +70%, a cui segue Campobasso (+69%), poi Bari (+60%), Bolzano (+59%), Milano e Genova (+49%), Viterbo (+48%), Firenze (+43%), Catania (+42%). Solo nel 2022 sono stati oltre 2.300 i decessi in Italia dovuti alle ondate di calore, secondo le analisi di Ministero della Salute e Dipartimento di Epidemiologia della Regione Lazio, in crescita rispetto ai 1.472 del 2021 e ai 685 del 2020[2].
I casi più rilevanti del 2022
In questo bilancio “clima 2022” Legambiente ricorda alcuni casi rilevanti: il 3 luglio il distacco di una grossa porzione dalla calotta sommitale del ghiacciaio della Marmolada, 11 le vittime e 8 i feriti. Tra il 27 e il 28 luglio in Val Camonica è caduta in poche ore la stessa quantità di pioggia caduta sulla provincia di Brescia nei sette mesi precedenti. Le intense piogge hanno provocato anche delle frane che hanno colpito la Val di Fassa, in Trentino, il 5 agosto. Ad agosto a Scilla (RC), il litorale è stato investito da un’imponente massa d’acqua che ha invaso le strade. Occorre, in questo caso, evidenziare il legame con la cementificazione avvenuta negli anni e al tombamento del torrente Liurni. Il 18 agosto raffiche di vento a oltre 110 km/h hanno colpito la provincia di Massa Carrara. Quattro persone sono rimaste ferite in un camping a Marina di Massa a causa della caduta di alberi e in tutto il territorio si sono contate fino a 7mila persone senza corrente. L’evento alluvionale che ha segnato il 2022 è quello che ha colpito il 15 e 16 settembre le Marche, 13 i morti. Tra fine settembre e inizio ottobre Trapani per tre volte è stata colpita da violenti temporali ed è finita sott’acqua. Tragedia a Ischia il 26 novembre, a Casamicciola Terme (NA) dove le piogge intense hanno provocato una frana ed un’alluvione, con 12 vittime registrate. Record di pioggia, con 126mm caduti in 6 ore. Il 22 novembre, una mareggiata di forte intensità ha colpito Jesolo (VE), mentre il 3 dicembre in provincia di Messina sono stati registrati diversi danni provocati da piogge intense e frane.
scarica Il Bilancio dell’Osservatorio CittàClima 2022
28 Dic, 2022 | Bandi e opportunità, In evidenza, News dal Csv
L’impresa sociale Con i Bambini, ente attuatore del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile, intende inserire nel proprio organico una o più risorse all’interno dell’area ‘attività istituzionali’.
Le persone selezionate entreranno a far parte del team delle attività istituzionali che si occupano:
- dell’elaborazione e della gestione tecnico-operativa delle iniziative e dei bandi inclusi nella programmazione di Con i Bambini;
- del processo istruttorio delle proposte progettuali, in termini di ammissibilità (rispetto dei requisiti previsti dai bandi) e della valutazione del merito (coerenza con gli obiettivi dei bandi);
- della predisposizione di materiali e report per gli organi direzionali e deliberanti;
- dei processi di monitoraggio delle iniziative sostenute (analisi stato avanzamento delle progettualità; sopralluoghi tecnici; assistenza tecnica ai partenariati di progetto; redazione delle relazioni tecniche di accompagnamento; rapporti del partenariato con l’ente incaricato della valutazione di impatto);
- della verifica tecnica delle rendicontazioni di spesa.
Il presente annuncio è finalizzato ad integrare in particolare le funzioni di monitoraggio, di verifica tecnica delle rendicontazioni di spesa, di assistenza tecnica. In ogni caso, il ruolo e le funzioni svolte saranno definite in base alle esperienze e competenze delle risorse candidate.
Le risorse ricercate devono possedere i seguenti requisiti:
- titolo di studio e formazione specialistica, preferibilmente nelle aree delle scienze sociali ed economiche;
- competenze professionali ed esperienze pregresse nell’ambito della valutazione di iniziative sociali;
- competenze ed esperienze pregresse in attività di monitoraggio tecnico e finanziario (verifica della rendicontazione contabile nell’ambito di programmi pubblici di finanziamento);
- competenze tecniche nell’ambito del trattamento dei dati personali;
- conoscenza del ‘terzo settore’ e dell’economia sociale;
- competenze ed esperienze pregresse nell’ambito della progettazione sociale;
- la disponibilità ad una frequente mobilità in ambito nazionale (per sopralluoghi periodici).
Saranno considerati ottimi requisiti premiali anche la conoscenza approfondita di specifici ambiti di intervento della povertà educativa e la buona conoscenza della lingua inglese.
Non saranno prese in considerazione candidature prive dei requisiti summenzionati.
Ai candidati potrà essere richiesto di intervenire a diversi colloqui conoscitivi.
L’inquadramento, la retribuzione e la tipologia contrattuale saranno proposti in relazione all’esperienza e alle competenze maturate dai candidati.
La sede di lavoro è Roma.
Gli interessati a candidarsi alla posizione dovranno inviare entro e non oltre il 30 gennaio 2023, il proprio curriculum vitae (non superiore a 3 pagine e comprensivo di autorizzazione al trattamento dei dati personali) al seguente indirizzo e-mail: affarigenerali@conibambini.org inserendo nell’oggetto il codice posizione di riferimento “Selezione 2023”.
Sarà facoltà del candidato allegare anche:
- una lettera di accompagnamento del proprio curriculum vitae, non superiore ad una pagina, con la descrizione delle esperienze pregresse, con particolare riferimento ai requisiti richiesti;
- una lettera di presentazione motivazionale (non superiore ad una pagina).
Si precisa che saranno contattati solo i candidati ritenuti in linea con il profilo ricercato.
I curriculum vitae pervenuti non saranno trattenuti dagli uffici di Con i Bambini oltre la data di chiusura del processo di selezione in oggetto, che sarà resa nota con apposito annuncio pubblicato sul sito internet di Con i Bambini.
Scopri di più su Con i Bambini su www.conibambini.org
28 Dic, 2022 | In evidenza, News dal Csv
Venerdì 30 dicembre, dalle ore 10.00 alle ore 20.00, il Maschio Angioino si trasformerà nel “Castello Musicante”, uno spazio dedicato alle famiglie dove musica, arte e animazione faranno da sfondo ad una giornata di condivisione, inclusione e divertimento.
La divulgazione della conoscenza attraverso il gioco negli ultimi anni ha trovato sempre più spazio e raccolto sempre più interesse, mentre l’edutainmen può ormai considerarsi a tutti gli effetti una forma di apprendimento agile ed innovativo. In questo contesto si inserisce il Family Day “Castello Musicante” durante il quale si alterneranno attività didattiche e di intrattenimento, laboratori di arte e musica a cui sarà possibile partecipare gratuitamente.
Cantastorie, Tappeto musicale, Danze aeree, Carillon vivente, Strumenti riciclati, Animazione per bambini, Banda musicale, Laboratori interattivi, Character show e tanto altro coinvolgeranno bambini e ragazzi aiutandoli a comprendere il valore della diversità e dell’accoglienza. Due in particolare i laboratori musicali orientati al superamento delle barriere e dei pregiudizi e alla valorizzazione dell’unicità di ciascuno: DO RE MI FA SOL LA SI, dedicato alla costruzione e ideazione di strumenti musicali con oggetti riciclati come occasione per valorizzare la propria creatività e MAPPAMONDI, un viaggio immaginario tra i continenti del mondo finalizzato a promuovere la musica come strumento di integrazione e socializzazione.
Per maggiori informazioni scarica la locandina