L’Associazione Nazionale dei Ludobus e delle Ludoteche ItalianeAli per Giocare’ compie diciotto anni e festeggia a Napoli con la decima edizione del LUDOBUSSI’, la Festa Nazionale del Gioco Itinerante.

Appuntamento domenica 2 ottobre dalle 10.00 alle 14.00 in Via Caracciolo, dove Ludobus provenienti da tutto il paese trasformeranno il lungomare in un luogo di divertimento e partecipazione.

La manifestazione è organizzata dal Comune di Napoli in collaborazione con Melagioco, il centro di cultura ludica della Cooperativa Sociale Progetto Uomo nell’ambito del progetto UNA CITTA’ PER GIOCARE promosso dall’assessorato al Welfare, Politiche per l’Infanzia e l’Adolescenza, con l’intento di realizzare in città, eventi e percorsi territoriali basati sull’utilizzo del gioco come buona prassi di cittadinanza.

L’iniziativa sarà preceduta da un pomeriggio di workshop, che vedranno la partecipazione di 160 educatori e dalla tavola rotonda dal titolo ‘I diciotto anni di Ali per Giocare…voci e volti del gioco in Italia’ che si svolgerà sabato primo ottobre alle 19.00 al PAN, Palazzo delle Arti di Napoli, Via dei Mille, 60. Nelle grandi città i bambini non si vedono, non esistono e nessuno se ne preoccupa. Al contrario, una città realmente sostenibile risuona delle loro risate ed ha grandi aree pubbliche adibite al gioco più genuino, in cui stare insieme liberamente.

A recuperare la dimensione spontanea dellʹattività ludica in uno spazio urbano ci pensa Ludobussì: il Ludobus è un mezzo grazie al quale è possibile proporre una nuova relazione con l’ambiente, perfetto per creare un momento di festa ‘spontanea’ semplicemente attrezzando e animando zone dimenticate, facendo riscoprire il piacere di stare insieme e la consapevolezza che, il contesto in cui viviamo può essere trasformato.

Attenzione, però, i giochi proposti possono risultare, anche molto difficili. Richiedono, infatti, capacità oggi assopite: pazienza, tenacia, equilibrio, mira per colpire un bersaglio, abilità per eseguire movimenti delicati e precisi, creatività per costruire giocattoli con materiali semplici, o riciclati. Un modo coinvolgente per recuperare le abitudini e la memoria di epoche vicine, ma che sembrano ormai impossibili da rivivere, contribuendo a variare la dieta ludica di bambini che hanno più tempo libero di quanto ne avessero in passato, ma anche un repertorio troppo spesso limitato, mentre le ricerche d’avanguardia in campo psicologico e sociologico evidenziano sempre più lo stretto legame tra la qualità del gioco nell’infanzia e i modi di agire da adulti.